martedì 23 febbraio 2016

IC405 - IC410

19x900sec @ -20°C (16/01/2016)
QHY8L TS APO65q Ha12nm
Orion Sirius EQ-g
Skywatcher ST80
Magzero MZ5-m
EQMOD
Sequence Generator Pro
PHD2
PixInsight

A Febbraio ho provato a riprendere i colori, ma la camera guida è morta e mi sono perso un weekend di tre notti serene e con luna nuova... 

martedì 12 gennaio 2016

Costruzione GrowBox per Peperoncini - Parte 4 - Raspberry Pi

La GrowBox sta funzionando, i primi semi non isolati usati come prova hanno germogliato (non tutti) ed alcune piantine stanno iniziando a crescere. La sabbia di fiume con cui ho riempito il fondo aiuta molto a mantenere la temperatura, e a distribuirla uniformemente.

La parte elettronica, che al momento è affidata a timer a cavalieri e termostato da terrario, verrà sostituita con Raspberry Pi.

Modulo Relay a 4 canali e breadbord con sensori di temperatura ed umidità DHT22 con resistenze di pullup.


Al momento per la parte elettronica il sistema si basa su 3 sensori di temperatura ed umidità DHT22 (come da foto) di cui uno potrebbe essere sostituito in futuro da un DS18B20, solo temperatura, ma impermeabile, per andare a misurare la temperatura del terreno in un vaso campione.

Il modulo relays a 4 canali controllerà l'accensione delle luci, del riscaldamento e della ventilazione, anche se sto pensando ad utilizzare il quarto canale per azionare un eventuale sistema di irrigazione a goccia.

Lato software, invece, sto sfruttando (almeno per questi test) il "Raspiviv", un sistema pensato per controllare un terrario, opportunamente modificato per le mie necessità.
Si basa su un server LAMP (linux-apache-mysql-php), permettendomi quindi di avere un log dei dati registrati ed oltre all'automazione (utilizza cron per i task temporizzati) ha anche il controllo remoto dei relays.

I lati negativi sono:
  • Apache: pesantino per il raspberry.
  • MySQL: continui cicli di lettura e scrittura potrebbero accorciare la vita della microSD.
  • Utilizzo di cron per i timer: scomodo per cambiare i tempi di campionamento e di accensione/spegnimento luce-irrigazione.
  • PHP per gestire i GPIO.
  • Soglie di temperatura/umidità hard-coded in alcune pagine PHP.
  • Pin GPIO hard-coded nelle pagine php: ok, questo forse è il punto meno "grave" ma comunque preferirei avere un file di configurazione per gestire eventuali cambi-aggiunte di dispositivi I/O, soprattutto finchè resto su breadboard e Pi Cobbler.

Il sistema, comunque, è ottimo, già pronto e per il primo avvio necessita di "poche" azioni.

Sto realizzando un demone che, tramite thread separati, gestisca la temporizzazione sia delle letture dei sensori (con annessa scrittura sul db, probabilmente SQLite) che controllo dei relays, con le impostazioni scritte in un file di configurazione esterno, facilmente editabile (magari anche da interfaccia web) che comprenda questi parametri che sono soggetti, almeno fino a stabilizzazione, a frequenti modifiche.

La parte web, a questo punto, verrebbe utilizzata solamente per la visualizzazione dei dati. 

A presto (spero) per nuovi aggiornamenti!



mercoledì 23 dicembre 2015

Costruzione GrowBox per Peperoncini - Parte 3

Completato il rivestimento interno, con pannelli termoriflettenti. 

Aggiunta una coppia di luci led rosse/blu per rinforzare lo spettro luminoso nelle parti più utili allo sviluppo delle piante.


Anta frontale.

Interno. 

GrowBox chiusa.

L'elettronica ha iniziato a funzionare, la temperatura resta "quasi" costante a 30°C con un Δt dall'esterno di 15°C. Per l'umidità, invece, ho 26%HR/34%HR con i semi in germinazione con il metodo scottex (prova con semi non isolati, per testare la GrowBox) ma è ancora presto per parlarne dato che la scatola per germinare ha solo dei microfori. 


Nel frattempo sto pensando ad integrare il controllo dei componenti (cavo riscaldante, ventole, luci, irrigazione futura) con Raspberri Pi, aggiungendo un sistema di datalogging e controllo remoto headless. 


giovedì 17 dicembre 2015

Costruzione GrowBox per Peperoncini - Parte 2

Rieccoci... Finalmente il box inizia a prendere forma. 


Posizionato il cavo riscaldante

Fissati i neon al "tetto".

Vista dell'interno.

Fori per le ventole.

Ventola input.

Ventola output.


La parte elettrica è pronta. 
Le due ventole sono comandate da un temporizzatore, per avere un ricircolo dell'aria ed evitare condensa.
Le luci vengono controllate da un temporizzatore.
Il cavo riscaldante è controllato da un termostato per terrari, in attesa di completare il pannello di controllo con temporizzatori, interruttori e termostato caldo/freddo.

Prossime operazioni:
  • Sigillare fondo
  • Rivestimento pareti
  • Sterilizzare la sabbia
  • Chiusura pannello frontale



martedì 8 dicembre 2015

Costruzione GrowBox per Peperoncini

Finalmente mi sono deciso, ed ho iniziato la costruzione della growbox.
Le dimensioni esterne sono 50x50x80.
Nel progetto attuale, questa growbox controllerà:

  • Temperatura
  • Luce 
  • Ricircolo aria
Il controllo della temperatura sarà affidato ad un termostato caldo/freddo Inkbird ICT-1000, che azionerà il cavo riscaldante da 80W posizionato nel fondo ed una coppia di ventole 120mm (una in input in basso a destra ed una in output dal lato opposto, in alto. Questo dovrebbe garantirmi una temperatura più o meno costante, dopo il tuning delle soglie di intervento. 

La luce sarà affidata a 3 neon luce fredda da 60cm, controllati da un temporizzatore, e, se le temperature lo richiederanno, probabilmente posizionerò un'ulteriore ventola, downvoltata, per il loro raffreddamento.
La luce è al momento la parte meno "stabile", che sarà probabilmente soggetta a future modifiche, soprattutto dal lato lumen, ma anche dal lato spettro luminoso. Potrei integrarla con una coppia di neon Osram Fluora, per arricchire le parti dello spettro necessarie allo sviluppo delle piante.

L'umidità verrà gestita manualmente, non avendo a disposizione un igrostato, e controllata con un semplice igrometro con min/max. 

L'interno del box verrà rivestito con pannelli termoriflettenti o con mylar.

Passiamo alla prima fase della costruzione, la struttura del box:




La struttura assemblata è abbastanza solida (ho utilizzato viti e colla vinilica).

Ho utilizzato viti per fissare i pannelli, dato che con molta probabilità saranno soggetti a modifiche nel corso del tempo.


Il box "assemblato" senza il pannello frontale apribile (cerniere per l'apertura installate).

Prima mano di Flatting Nautico per minimizzare le muffe ed i funghi, data l'elevata umidità a cui sarà soggetto l'interno.

Seconda mano di Flatting.


Il prossimo passo sarà quello di sigillare il fondo con silicone (per evitare di spargere sabbia ovunque) e posizionare il cavo riscaldante a serpentina. 


Questo è quanto sono riuscito a realizzare, con il minimo degli utensili. Per il momento sono soddisfatto! 


sabato 7 novembre 2015

IC 1318 - HaRGB

Seconda prova con il filtro PrimaLuceLab Ha da 12nm, 8 scatti da 900 sec con il QHY8L. 
Ho estratto il rosso dai singoli fits calibrati (non debayerizzati) e l'ho integrato con il Drizzle Integration (2x) di PixInsight per ottenere la stessa risoluzione del file RGB.
Sinceramente non mi aspettavo tutto questo segnale, sia per il CCD a colori utilizzato, che per la scarsissima integrazione, oltre alla luna all'80% presente durante le riprese dell'Ha. Ripresa dall'ingresso delle grotte del Corchia, dato che quella sera a Passo Croce c'era un vento allucinante.

Il file a colori è stato ripreso da Forte dei Marmi, prima del sorgere della luna, ma con il filtro TS CLS. La qualità del filtro utilizzato non è paragonabile a quella del PrimaLuceLab LPS che utilizzo normalmente, infatti mi ha restituito stelle un po "soft" e un alone attorno a Sadr. 
Per i colori sono 7 pose da 900 secondi.
Il file HaRGB è stato ottenuto mixando l'Ha con il rosso (NBRGBCombination), e una piccola percentuale di Ha è stata inserita anche nella luminanza (sintetica) il che mi ha permesso di ridurre leggermente le stelle ed aumentare il contrasto generale, oltre a rivelare la parte a sinistra della nebulosa che nel file RGB era praticamente assente, mentre nell'Ha era presente. 




Ha:

HaRGB:

martedì 20 ottobre 2015

Veil Complex - Color Calibration

Da quando sono passato al QHY8L ho avuto problemi a bilanciare i colori delle immagini, soprattutto quelle calibrate con i flat e con filtro LPS.
Dopo diversi tentativi, dove imputavo al flat carente di rosso il problema della dominante e del rumore "rosso", ho provato a cambiare strada, focalizzandomi sul tool Color Calibration di PixInsight.
Grazie all'aiuto delle preview e della funzione "Output White Reference Mask" sono riuscito ad estirpare la dominante e calibrare i colori. Non essendo immagini per uso scientifico, ma puramente estetico, mi sono basato sul confronto con altre immagini. Il monitor calibrato ha aiutato.
Ovviamente dovrò prenderci bene "l'occhio", e magari non funzionerà su tutte le immagini...
Comunque, il succo sta nell'ottenere nella White Reference Mask la sagoma del nostro soggetto, con il background e, possibilmente, il nucleo delle stelle sature nero.
Si procede campionando il fondo cielo, il cui valore andrà impostato come Lower Limit del White Reference.
L'Upper Limit va regolato in base al valore delle parti più luminose dell'immagine (o della preview) selezionati come White Reference.
Si regolano di fino questi valori finchè non si ottiene l'immagine "binarizzata" del nostro oggetto, o della parte di esso che vogliamo utilizzare come riferimento del bianco.
Cercherò di fare qualche screenshot per spiegare meglio il procedimento, o meglio ancora un video.
Per ora ecco il risultato:


E la versione annotata:

20 pose da 600 secondi, scattate da Passo Croce (LU) il 12 agosto 2015 con il solito setup.